Sono quattro i tipi di operazioni più comunemente praticati: bendaggio gastrico regolabile (AGB), Roux-en-Y bypass gastrico (RYGB), diversione biliopancreatica con switch duodenale (BPD-DS) e gastrectomia a manica verticale (o sleeve gastrectomy, VSG).

1 Bendaggio gastrico regolabile (AGB)
Intervento gastrorestrittivo che riduce l’assunzione di cibo, disponendo una fascia elastica di silicone intorno alla porzione superiore dello stomaco.

Questa consente di creare una piccola tasca gastrica che comunica con il resto dello stomaco attraverso uno stretto orifizio di svuotamento non dilatabile. La capacità contenitiva della tasca gastrica può essere regolata in base alle esigenze del paziente senza ricorrere ad ulteriori interventi chirurgici; il bendaggio ospita infatti una soluzione salina che può essere aumentata o diminuita, variandone l’effetto costrittivo, tramite un sottile catetere di collegamento ad un serbatoio posto appena sotto la pelle.

La perdita di peso è principalmente dovuta alla quantità limitata di cibo che può essere ingerita in un unico pasto (sazietà precoce) e all’aumento del tempo necessario per digerire gli alimenti introdotti. Viene spesso effettuato mediante laparoscopia (LAGB) e rappresenta un intervento reversibile: la cavità gastrica non è sezionata ed il bendaggio può essere rimosso. Perdita di peso: circa 50% del peso in eccesso.

 

 

 

2 Roux-en-Y bypass gastrico (RYGB)
È un intervento misto, che limita sia l’assunzione che l’assorbimento dei cibi. Roux-en-Y bypass gastricoLa quantità di cibo ingeribile viene limitata riducendo (mediante resezione chirurgica) lo stomaco ad un piccolo sacchetto, di dimensioni simili alla tasca creata con il bendaggio gastrico.

Inoltre, questa piccola sacca viene collegata, mediante un’ansa digiunale, direttamente all’intestino tenue (all’altezza del digiuno), escludendo il tratto digestivo deputato all’assorbimento dei nutrienti (parte dello stomaco, duodeno e vie biliari). Il RYGB è considerato un intervento irreversibile, ma, in alcuni casi, la p

3 Diversione biliopancreatica con switch duodenale (BPD-DS)
Di solito indicato come “switch duodenale” (inversione duodenale), è un intervento di chirurgia bariatrica complesso con tre peculiarità: Diversione biliopancreatica con switch duodenale1) elimina una grande porzione dello stomaco (resezione verticale), rendendo precocemente sazi i pazienti, i quali sono “obbligati” a mangiare di meno; 2) è un intervento malassorbitivo, dove il cibo viene deviato e limitato nel suo assorbimento: il chirurgo realizza un nuovo canale alimentare, creando un’anastomosi tra la cavità gastrica residua ed un tratto dell’intestino tenue (ileo); 3)

viene modificata la funzionalità di bile, succo pancreatico e succhi enterici, influenzando la capacità del corpo di digerire gli elementi e assorbire calorie. Questa operazione lascia una piccola parte del duodeno disponibile, necessaria per assorbire cibo, vitamine e minerali. Tuttavia, quando il paziente ingerisce un pasto, la maggior parte dell’intestino viene bypassata (è un intervento più “drastico rispetto al precedente”). La distanza tra lo stomaco e il colon diventa molto più breve dopo questa operazione, limitando così la normale modalità con cui il cibo viene assorbito. Il BPD-DS produce una perdita di peso significativa (pari a circa il 65-75% del peso in eccesso). Tuttavia, una diminuzione della quantità di nutrienti, vitamine e minerali assorbiti comporta un alto rischio di complicanze nel lungo termine (anemia, osteoporosi ecc.). Per questo, la diversione bilopancreatica è generalmente consigliata solo quando si ritiene che una rapida perdita di peso sia fondamentale per evitare una condizione di salute grave, come le malattie cardiache.

4 Gastrectomia verticale parziale (VSG, sleeve gastrectomy verticale)
Appartiene agli interventi gastrorestrittivi, perché limita l’assunzione di cibo riducendo le dimensioni dello stomaco Gastrectomia verticale parzialeQuesta forma di chirurgia bariatrica viene utilizzata per il trattamento di persone gravemente obese (BMI ≥ 60), per le quali l’esecuzione di un bendaggio o di un bypass gastrico non è consigliabile. In simili circostanze, infatti, entrambe le procedure comporterebbero un rischio molto elevato di causare complicanze

L’obiettivo della procedura consiste nell’indurre un precoce senso di sazietà. Per perseguirlo, durante l’intervento viene eseguita una resezione verticale parziale che interessa l’80-90% dello stomaco. La perdita di peso dovrebbe essere circa di 60%. Una volta che questa risultato è stato raggiunto, dovrebbe essere possibile eseguire un bendaggio o un bypass gastrico in modo sicuro.

Il paziente e il chirurgo competente devono confrontarsi per scegliere l’opzione chirurgica migliore, valutando gli effetti a lungo termine e le eventuali complicanze che possono insorgere durante ed in seguito all’intervento (come i problemi correlati al malassorbimento, il vomito ed il reflusso esofageo, l’impossibilità di consumare pasti abbondanti, la necessità di limitare soprattutto certi alimenti ecc.). Altri fattori da considerare sono il BMI del paziente, le sue abitudini alimentari, le ripercussioni dell’obesità sulla sua salute e gli eventuali precedenti interventi chirurgici allo stomaco