Le procedure bariatriche possono essere raggruppate in tre categorie principali:

 

Interventi malassorbitivi.

Le procedure chirurgiche malassorbitive riducono l’assorbimento del cibo. Comportano una riduzione irreversibile delle dimensioni dello stomaco e la loro efficacia deriva €‹principalmente dalla creazione di una condizione fisiologica: la cavità gastrica viene collegata alla parte terminale dell’intestino tenue, con conseguente limitazione dell’assorbimento di calorie e nutrienti.

 

Appartengono a questa tipologia:
– Diversione biliopancreatica (forma più ampia di bypass gastrico, con la tasca gastrica unita all’ileo. Produce il malassorbimento più estremo);
– By-pass digiuno-ileale;

 

Procedure restrittive.
Gli interventi di tipo gastrorestrittivo limitano l’introduzione del cibo mediante una prevalente azione meccanica. Si basano sulla formazione di una piccola tasca gastrica nella parte superiore dello stomaco, che limita il volume gastrico e lascia il canale alimentare in continuità attraverso un orifizio stretto e non dilatabile. Le procedure restrittive agiscono per ridurre la quantità di cibo assunta per via orale.

 

Appartengono a questa tipologia:
– Bendaggio gastrico regolabile;
– Gastroplastica verticale;
– Sleeve gastrectomy (gastrectomia verticale parziale);
– Pallone intragastrico (trattamento transitorio non chirurgico).

Interventi misti
Le procedure bariatriche miste applicano contemporaneamente entrambe le tecniche, come nel caso del bypass gastrico o della sleeve gastrectomy con switch duodenale.

Il tipo di chirurgia che più di ogni altra può aiutare un soggetto obeso dipende da una serie di fattori. I pazienti dovrebbero discutere col chirurgo di riferimento quale opzione è più adatta alle loro esigenze.

La chirurgia bariatrica può essere effettuata attraverso approcci standard “aperti”, che prevedono laparotomia con incisione della parete addominale, o mediante laparoscopia. Con la seconda tecnica, i medici inseriscono strumenti chirurgici attraverso piccoli tagli praticati sull’addome, guidati da una piccola telecamera che trasmette le immagini ad un monitor. Attualmente, nella maggior parte dei casi si effettuano procedure bariatriche laparoscopiche, perché mini-invasive, richiedono incisioni più piccole, creano meno danni ai tessuti e si associano a meno problemi post-operatori. Tuttavia, non tutti i pazienti sono adatti alla laparoscopia. I pazienti estremamente obesi (es. >350kg), che hanno subìto un precedente intervento chirurgico allo stomaco o che hanno problemi di salute complessi (grave patologia cardiaca e polmonare) possono richiedere l’approccio a cielo aperto.